Nei recinti dell’Islam, il nome di Dio è Misericordia
Fondamentalmente non c’è un Islam violento o moderato: c’è l’Islam. Andiamo ai testi dell’Islam che si ricollegano al Corano e ne guardiamo gli aspetti legati alla misericordia. Partiamo dal presupposto che Dio, nel Corano, è la Misericordia. Per Dio la misericordia prevale sulla collera per coloro che non sono nella sua volontà ed essa si estende su tutto il creato. La stessa creazione è vista nel contesto islamico come risposta alla volontà di Dio ed è espressione della sua bontà. Il Corano è anch’esso un frutto della misericordia di Dio (vi sono i cosiddetti “versetti della misericordia”).
Maometto è considerato come il profeta della Misericordia, il messaggero della Misericordia: in questa prospettiva si può leggere la similarità tra il Profeta e Abramo.
Circa le opere di misericordia nell’Islam, è sufficiente richiamare un versetto: “Ogni musulmano che veste ogni musulmano Dio lo vestirà … ”. La misericordia, quindi, a livello sociale è possibile solo tra mussulmani, sul concetto di legame fraterno. E’ distante, quindi, dalla realtà del Vangelo di Cristo che va oltre i vincoli di sangue. Lo stesso paradiso è aperto solo ai musulmani. Per il musulmano la Mecca è l’ombelico della Terra ed è in asse con il trono di Dio: il girare intorno alla ka’ba sette volte è visto come segno della celebrazione della misericordia di Dio.