È opportuno avviare una riflessione su tecnologie digitali e Giubileo 2025 nella prospettiva onlife, superando così il dualismo online-offline e considerando modalità per permettere all’anno speciale di grazia di compiersi in un’era iperconnessa. Il pellegrinaggio è sempre stato tra i gesti più caratteristici dell’evento giubilare. Da qui la domanda: quale interazione tra mondo fisico e mondo digitale si fa rispettosa del pellegrinaggio giubilare nella sua essenza? Interrogativo non banale: si pensi al dibattito attivato nell’islam dalla proposta avanzata dall’Arabia Saudita nel 2022 di permettere ai musulmani di compiere l’Hajj (il pellegrinaggio annuale alla Mecca) anche nel metaverso, consentendo in questo modo ai fedeli di visitare la grande moschea della Mecca – il luogo più sacro dell’islam – senza muoversi da casa. Non è mancato però il dissenso delle autorità turche: «L’Hajj virtuale non può essere considerato un vero rito».[1] L’esempio è d’invito a dare una risposta alla nostra questione – pellegrinaggio giubilare e tecnologie digitali – nella direzione tracciata da Francesco nella Spes non confundit (la bolla di indizione del Giubileo ordinario dell’anno 2025), considerando anzitutto le iniziative ufficiali della Chiesa.
La finestra digitale ufficiale sul Giubileo
«Una finestra sul Giubileo agile e facilmente utilizzabile da tutti: ragazzi, giovani e adulti». Con queste parole il 9 maggio 2023, in conferenza stampa, mons. Graham Bell, sottosegretario del Dicastero per l’evangelizzazione, sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, ha inaugurato il sito del Giubileo – www.iubilaeum2025.va – attivo al pubblico in nove lingue. Una finestra digitale, resa poi fruibile anche tramite app e ampliata da pagine social, da non intendersi come strumento di comunicazione religiosa, ma ambiente capace di integrare l’esperienza fisica del pellegrinaggio e aprirla al leitmotiv della speranza.
L’impianto della home page del sito presenta queste aree: Giubileo 2025, Pellegrinaggio, Notizie, Carta del pellegrino, Diventa volontario, Contatti. Facendo focus sull’area Giubileo 2025 si ritrovano le sezioni: Verso il Giubileo, Bolla di indizione, Lettera di papa Francesco, Preghiera del Giubileo, Logo del Giubileo, Inno del Giubileo, Che cos’è il Giubileo, Giubilei nella storia, Eventi culturali, Testi liturgici per il Giubileo.
Servizi digitali per il pellegrino
Per promuovere «cammini di speranza» e darvi forma, la finestra digitale ufficiale sul Giubileo contempla principalmente due aree: «Carta del pellegrino» e «Pellegrinaggio». La prima permette la richiesta e la fruizione in termini organizzativi della Carta del pellegrino. L’opportunità è evidente. «È una carta digitale gratuita e nominale, necessaria per partecipare agli eventi del Giubileo e per organizzare il proprio pellegrinaggio alla Porta santa. Darà inoltre accesso a sconti su trasporti, alloggi, ristorazione, mobilità, eventi culturali». Con la carta del pellegrino, il digitale diviene l’ingresso agli eventi del Giubileo, da viversi in presenza. In un’era iperconnessa questa carta digitale permette di scrivere nell’infosfera il nome di ciascun pellegrino e i suoi passi; non un pellegrinaggio quindi nell’anonimato e nell’ignoto, bensì un movimento compiuto nel riconoscersi membro del popolo di Dio che cammina in questo tempo e in questa storia, chiamato per nome, accolto e accompagnato, custodito. Una modalità che in questo Giubileo sembra dar voce a un versetto in Isaia: «Ora così dice il Signore […]: “Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. […] Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo”» (43,1.4a).[3]
L’area Pellegrinaggio mette a fuoco il Calendario Giubileo[4], il Centro pellegrini-info point, il Visto pellegrini,[5] la Porta santa san Pietro, le Chiese giubilari e i Cammini giubilari dentro Roma. Proprio su quest’ultima sezione dedichiamo qualche parola in più: essa introduce alle Basiliche papali, a Il pellegrinaggio delle sette chiese, all’Iter europaeum[6] e al cammino denominato Donne patrone d’Europa e Dottori della Chiesa.[7] Trova così una scrittura nel digitale quanto evidenziato da Francesco nella Bolla di indizione al numero 5: «Non a caso il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità. […] Nella stessa città di Roma, inoltre, saranno presenti itinerari di fede, in aggiunta a quelli tradizionali delle catacombe e delle Sette Chiese».
Indulgenza e tecnologie di comunità: un’annotazione
Come lo è sempre stato per l’Anno giubilare, segno peculiare e identificativo per questo Giubileo sarà l’indulgenza, che «intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini»,[10] attraverso il sacramento della penitenza e i segni di carità e speranza.[11] Per vivere in pienezza questo momento di grazia, una nota del Dicastero dell’evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo,[12] esorta a fare riferimento ai particolari luoghi e alle diverse modalità indicate dal decreto della Penitenzieria apostolica. Quanto promosso dal decreto è un atto live – concomitante – mosso dall’essere in comunione. Non un’azione privata, ma un’azione di Chiesa nell’ottica delle tecnologie di comunità, ovvero di quella capacità della tecnologia di (ri)costruire la comunità, di riarticolare il rapporto tra il dentro e il fuori in termini trasmissivi, aggregativi, partecipativi (dalla possibile ricaduta anche su persone di fatto tagliate fuori dalla nostra comunicazione intenzionale)[14]. Perché l’auspicata comunione prenda forma occorre che la norma sia resa nota, acquisita sia da chi è a distanza” sia da chi è «in presenza».
Un incontro che non si riduce a un click
Nella home page del sito un contatore esprime in giorni, ore, minuti e secondi il tempo che ci separa dall’inizio del Giubileo: non un evento a portata di click, esso non segue la logica del «qui e ora» dell’era digitale.[15] La sua fase preparatoria e il suo compiersi richiede pazienza, contemplazione, preghiera, perché si realizzi l’incontro. Francesco, nella bolla di indizione scrive: «Da questo intreccio di speranza e pazienza appare chiaro come la vita cristiana sia un cammino, che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù» (n. 5).
Fortunato Ammendolia – informatico, studioso di pastorale digitale, intelligenza artificiale ed etica, docente invitato in istituzioni accademiche
Estratto dell’articolo pubblicato su Orientamenti Pastorali n.10(2024), EDB. Tutti i diritti riservati.
[1] Cf. T. Meo, Il pellegrinaggio alla Mecca nel metaverso fa già discutere, in www.wired.it, 09 febbraio 2022, (ultima consultazione: 29 settembre 2024).
[2] www.iubilaeum2025.va (ultima consultazione: 29 settembre 2024).
[3] Isaia 43,1.4a.
[4] In questa sezione, sono riportati (evidenziandone data e programma) i momenti giubilari successivi all’apertura della Porta santa della basilica di San Pietro (24 dicembre 2024). Tra di essi, degno di nota per questo contributo, quello del 28-29 luglio 2025: Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici.
[5] Uno speciale visto «Turismo-Giubileo» è disponibile per chi partecipa ai pellegrinaggi a Roma organizzati da Chiese locali dei Paesi soggetti a obbligo di visto per l’ingresso in Italia.
[6] Il cammino prevede tappe in 28 chiese e basiliche legate storicamente a Paesi europei per motivi di carattere culturale, artistico o per una tradizione di accoglienza dei pellegrini provenienti da un particolare Stato della comunità europea.
[7] Questo pellegrinaggio vuole riproporre all’attenzione dei fedeli e dei turisti le figure di donne sante europee, proclamate dalla Chiesa patrone d’Europa e dottori della Chiesa. Sono state scelte alcune chiese significative che possano richiamare queste figure di santità.
[8] https://settechiese.com (ultima consultazione: 29 settembre 2024).
[9] Circa 25 chilometri che si snodano lungo tutta la città raggiungendo la campagna romana, le catacombe e alcune tra le basiliche di Roma.
[10] Francesco, Spes non confundi, n. 23.
[11] Cf. Ivi, nn. 7-15.
[12] 01 agosto 2024, https://bit.ly/3U8UJrL (ultima consultazione: 29 settembre 2024).
[13] https://bit.ly/3zVsQg1 (ultima consultazione: 29 settembre 2024).
[14] Cf. P.C. Rivoltella, Tecnologie di comunità, Morcelliana, Brescia 2017. Per ulteriori approfondimenti, si rimanda a L. Bocacin (a cura di), Generare relazioni di comunità nell’era digitale. La sfida delle parrocchie italiane prima e dopo la pandemia, Scholé, Brescia 2022. Il volume riporta gli esiti di una ricerca realizzata da un gruppo interdisciplinare dell’Università Cattolica, a cui hanno partecipato anche i ricercatori del CREMIT apportando riflessioni sulle tecnologie digitali e sul rapporto tra digitale e azione pastorale.
[15] Cf. Spes non confundit, 4.