Parrocchia e formazione cristiana. E dopo la cresima?
- L’ispirazione catecumenale dei processi di Iniziazione Cristiana dei ragazzi e la comprensione del «dopo-cresima» come mistagogia nell’adolescenza[1]
- nella «terra di nessuno»? I passi lenti oltre il binomio: formazione cristiana-bambini
- un nodo pastorale: il passaggio dallo «straordinario» all’«ordinario», tra «continuità» e «discontinuità» (Cf. IG, 62)
- non solo «cosmesi» (linguistica) ma «ginnastica» (del corpo ecclesiale) (Cf. EG, 232)
- La trasmissione della fede: una questione ecclesiologica e spirituale
- tutta la comunità (degli adulti): la fede si apprende «a specchio»
- uno sguardo spirituale: oltre i pregiudizi, riconoscere ed assecondare l’azione della Grazia, scegliendo il maggior bene possibile
- per tutti, anche se non tutti fanno tutto! Il caso serio dell’ospitalità parrocchiale
- Immaginare una proposta «kairotica» (F. Kannheiser), a servizio dell’identità personale della fede
- dentro la vita dei ragazzi (e dei gruppi)
- abbozzi (di contenuti, spazi, contesti, dimensioni, modalità, linguaggi…) per proposte di formazione cristiana «forti e flessibili», dentro uno stile relazionale
- gli animatori (accompagnatori? Educatori?): quali competenze? quale formazione?
[1] In modo coerente con alcuni indirizzi psico-pedagogici, si assume che la categoria «adolescente» comprende anche quella di «preadolescente».