Santiago. Vogliamo essere incontrati lì dove siamo, intellettualmente, emotivamente, spiritualmente, socialmente e fisicamente

Santiago. Vogliamo essere incontrati lì dove siamo, intellettualmente, emotivamente, spiritualmente, socialmente e fisicamente

Briana Santiago, uditore, 27 anni, statunitense di Sant’Antonio, in Texas, da cinque anni in formazione con la comunità di consacrate Apostole della vita interiore, e studentessa di filosofia e teologia alla Pontificia Università Lateranense

Noi giovani di oggi siamo in ricerca; ricerca del senso della vita, ricerca di lavoro, ricerca della nostra strada o vocazione, ricerca della nostra identità. «I giovani sognano sicurezza, stabilità e realizzazione personale… di trovare un posto a cui possono sentire di appartenere». Feriti dalla solitudine, fragilità familiare, e ansia esistenziale, chiediamo dalla Chiesa di essere accompagnati da «testimoni viventi, in grado di evangelizzare attraverso la loro vita». Riconosciamo l’utilità dello «scambio di informazioni, ideali, valori e interessi comuni» che ci è possibile attraverso internet, ma anche come la tecnologia usata in modo disumano può creare «una ingannevole realtà parallela che ignora la dignità umana».

Riconosciamo che ci sono tante esigenze nel mondo, tanti temi su cui bisogna riflettere e dialogare, e allora siamo ancora più grati che in questo momento storico la Chiesa stia ponendo l’attenzione su di noi e tutto ciò che ci riguarda. Questo è un onore e per noi anche una grande responsabilità, di essere trasparenti e consapevoli delle nostre fragilità per poter aiutare non solo noi stessi, ma anche le generazioni che verranno dopo di noi.

I miei catechisti non parlavano solo di regole, ma anche della loro relazione personale con Cristo, che ha cambiato la mia immagine di Dio da giudice a Padre. All’università poi ho incontrato una consacrata che ha preso sul serio tutto quello che vivevo e mi ha accompagnato, aiutandomi a pregare e a sviluppare la mia vita interiore. Come è stato per me, credo che tutti noi giovani abbiamo bisogno di essere prima ascoltati, e poi guidati ad entrare più profondamente in noi stessi. «In breve, [vogliamo] essere incontrati lì dove siamo — intellettualmente, emotivamente, spiritualmente, socialmente e fisicamente»

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