Questo argomento contiene 0 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Animatore #Giovani&Chiesa  Animatore #Giovani&Chiesa 5 anni, 8 mesi fa.

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    Animatore #Giovani&Chiesa Animatore #Giovani&Chiesa
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    #BIVIO

    Grazie per aver cliccato su questo laboratorio, e per il desiderio di camminare sulle orme della Chiesa di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo.  E’ opportuno dare una prima risposta alla seguente traccia e poi iniziare a dialogare con altri gruppi, e partecipanti a questo laboratorio, pensato da Suor Antonella Piccirilli e Fortunato Ammendolia, dopo la puntata in diretta video streaming di venerdì 8 marzo 2019, del programma #ParlaGiovane.

     

    Il messaggio

    Il Vangelo di questa prima domenica di Quaresima (cfr Lc 4,1-13) narra l’esperienza delle tentazioni di Gesù nel deserto. Dopo aver digiunato per quaranta giorni, Gesù è tentato tre volte dal diavolo. Costui prima lo invita a trasformare una pietra in pane; poi gli mostra dall’alto i regni della terra e gli prospetta di diventare un messia potente e glorioso; infine lo conduce sul punto più alto del tempio di Gerusalemme e lo invita a buttarsi giù, per manifestare in maniera spettacolare la sua potenza divina. Le tre tentazioni indicano tre strade che il mondo sempre propone promettendo grandi successi, tre strade per ingannarci: l’avidità di possesso – avere, avere, avere –, la gloria umana e la strumentalizzazione di Dio. Sono tre strade che ci porteranno alla rovina.  […]

    Sono queste le strade che ci vengono messe davanti, con l’illusione di poter così ottenere il successo e la felicità. Ma, in realtà, esse sono del tutto estranee al modo di agire di Dio; anzi, di fatto ci separano da Dio, perché sono opera di Satana. Gesù, affrontando in prima persona queste prove, vince per tre volte la tentazione per aderire pienamente al progetto del Padre. E ci indica i rimedi: la vita interiore, la fede in Dio, la certezza del suo amore, la certezza che Dio ci ama, che è Padre, e con questa certezza vinceremo ogni tentazione.
    Ma c’è una cosa, su cui vorrei attirare l’attenzione, una cosa interessante. Gesù nel rispondere al tentatore non entra in dialogo, ma risponde alle tre sfide soltanto con la Parola di Dio. Questo ci insegna che con il diavolo non si dialoga, non si deve dialogare, soltanto gli si risponde con la Parola di Dio.

    Francesco, Angelus, 10 marzo 2019

     

    I contenuti digitali

     

    Adriano Celentano – Deus – 1981 – musica pop

     

    La questione

    • Quando c’è una scelta da fare sono ad un bivio, ma non sempre il bene si presenta bello, e dall’altro lato il male spesso attira e sembra splendere. Come riconosco il bene? Come lo distinguo dal male?
    • Gesù ha le idee chiare, non si piega davanti al maligno, resta fedele a se stesso, alla sua missione… e io? Che cosa voglio dalla mia vita? Che cosa mi aspetto? Mi sento libero nelle mie scelte? O sono condizionato/a da quello che gli altri dicono/pensano di me? Che significa per me agire, pensare, vivere da donna, uomo libero?
    • Mi ricordo di Dio e dei santi solo nei momenti di bisogno?
    • Misuro la temperatura del mio dialogare: sono capace di dire la mia idea senza prepotenza, ma anche senza paura di essere criticato?
    • Esperienza della tentazione nel web, nei social media: con chi ti confronti? (adulto di fiducia, amici/amiche, …).
    • Virtuale è sempre sinonimo di finto, di irreale? Quando ciò che è “virtuale” diventa reale?

     


     

    Il metodo di lavoro

    Si consiglia di far proprio lo spirito dell’invito rivolto da papa Francesco ai Padri in apertura dei lavori sinodali, nel fruire dei contenuti proposti in questo laboratorio: «durante i lavori, in assemblea plenaria e nei gruppi, ogni 5 interventi si osservi un momento di silenzio circa tre minuti  per permettere ad ognuno di prestare attenzione alle risonanze che le cose ascoltate suscitano nel suo cuore, per andare in profondità  e cogliere ciò che colpisce di più». Sarà il moderatore a definire quando osservare il silenzio di circa tre minuti per l’interiorizzazione. 

     

    La risposta

    Invitiamo a postare una risposta che tenga conto delle “differenze” di pensiero, con i linguaggi della cultura “digitale”  che riterrete opportuni. Potrete anche suggerire altri contenuti “digitali” per la riflessione: di certo, risulteranno utili agli altri utilizzatori della piattaforma, e permetteranno a generazioni diverse di conoscersi meglio.

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