La parola “VOCAZIONE"

Questo argomento contiene 1 risposta, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Pontificio Collegio Leoniano  Pontificio Collegio Leoniano 6 anni fa.

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    La parola “VOCAZIONE” 

    Grazie per aver “cliccato” su questo laboratorio, e per il desiderio di camminare sulle orme dei Padri sinodali.

    Si osserva che, i laboratori, pur avendo stesso titolo e contenuti di altri postati nelle altre stanze laboratoriali, pongono questioni diverse a seconda del contesto.

     

    La cronaca del cammino sinodale

    «Il tema vocazionale è uno dei più interessanti, ma allo stesso tempo più misteriosi e contraddittori. Ritengo che la vocazione debba essere riabilitata agli occhi delle comunità e dei giovani cattolici in modo che nessuno ignori che essa non si riduce al sacerdozio e alla vita consacrata. In realtà, questo non è ancora chiaro a molte persone. Sebbene ogni vocazione sia unica e necessiti di un accompagnamento personale, i giovani vogliono vedere esempi più concreti e accessibili di discernimento e di pratiche di capacità decisionale, specialmente nella luce della nuova evangelizzazione. A volte, le giovani generazioni non possono compiere una scelta importante, che duri tutta la vita, perché non hanno mai fatto esercizio di prendere decisioni, anche minime, consapevolmente. Pertanto, linee guida, esercizi spirituali e incontri nel contesto di argomenti più specifici e attuali (ad esempio, professione o relazione) sarebbero desiderabili per addestrare questo processo a crescere nella vocazione passo dopo passo».

    Oksana Pimenova, Russia, uditrice, 15 ottobre 2018

     

    La questione

    La parola «vocazione» a cosa ti fa pensare? Come avviene quotidianamente il processo di discernimento vocazionale nel seminario? Perché non provate a raccontarlo agli altri giovani, in modo originale? Come parrocchia e scuola possono contribuire a dare voce alla dimensione vocazionale della vita? Scuola e parrocchia ti hanno aiutato in tal senso? Con quale hashtag si potrebbe esprimere in modo chiaro il termine «vocazione»? (Il gruppo deve produrre un unico hashtag).

     

    Contenuti “digitali” di utilità

     

    Il metodo

    Si consiglia di far proprio lo spirito dell’invito rivolto da papa Francesco ai Padri in apertura dei lavori sinodali, adattandolo al gruppo:  «durante i lavori, in assemblea plenaria e nei gruppi, ogni 5 interventi si osservi un momento di silenzio – circa tre minuti – per permettere ad ognuno di prestare attenzione alle risonanze che le cose ascoltate suscitano nel suo cuore, per andare in profondità e cogliere ciò che colpisce di più».

     

    La risposta

    Invitiamo a  postare una risposta che tenga conto delle “differenze” di pensiero, con i linguaggi della cultura digitale che riterrete opportuni. Potrete anche suggerire altri contenuti “digitali” per la riflessione:  di certo, risulteranno utili agli altri utilizzatori della piattaforma, e permetteranno a generazioni diverse di conoscersi meglio.

  • #1328

    – La parola «vocazione» evoca una proposta di senso rivolta in modo personale, unico ed irripetibile, a ciascuno perché possa occupare il posto che da sempre nel progetto di Dio è stato pensato per la specifica persona, per la sua felicità, la sua piena realizzazione. Essa implica la disponibilità da parte del «chiamato» a mettersi in ascolto e ad accogliere la proposta che gli viene rivolta dall’Alto. Al di fuori di un contesto formativo, quale quello del Seminario, tanti di noi associamo il termine «vocazione» unicamente al cammino dei sacerdoti e dei religiosi, ignorando che la vocazione primaria e generale è quella alla santità, rivolta a tutti i battezzati. Attraverso la formazione ci rendiamo conto sempre più del carattere universale della vocazione, non riguardante solo una piccola parte del Popolo di Dio. Accanto ad essa, infatti, ci sono le vocazioni particolari, quali quella al matrimonio, al sacerdozio ministeriale, alla vita religiosa.

    – Quotidianamente il discernimento avviene nel contesto della vita comunitaria, scandita da momenti di preghiera, la celebrazione dell’Eucaristia, il contatto diretto con la Parola mediante la meditazione, la direzione spirituale, il confronto costante con i formatori e con i compagni di cammino. Necessaria è la consapevolezza di trovarsi nel luogo adatto per discernere la volontà del Signore sulla propria vita, e indispensabile è la fiducia nei confronti delle persone che la Chiesa ci pone accanto come educatori e accompagnatori per saper ascoltare e riconoscere la voce di Dio.

    – È bello e dà serenità sapersi in cammino in un contesto comunitario di fratelli che, in ascolto di un desiderio comune che hanno sentito forte nel loro cuore, che li ha raggiunti in età e contesti di studio, di lavoro diversi, si sono lasciati coinvolgere da una chiamata personale, unica, trovando il coraggio di lasciare tutto come i primi discepoli sulle rive del mare di Galilea, dando la loro disponibilità ad affidarsi all’accompagnamento della Chiesa, chiamata a riconoscere l’intervento straordinario di Dio nella vita di ciascuno di noi. Affidandosi alla grazia del Signore ci si lascia plasmare per capire quale è il progetto che Lui da sempre ha avuto per ognuno, perché potessimo essere pienamente felici.

    – La scuola e la parrocchia, in quanto « vere agenzie educative», possono e dovrebbero contribuire a far comprendere e riconoscere la dimensione vocazionale della vita, accompagnando i ragazzi in un arco di tempo lungo e particolare della loro crescita, specie nell’età in cui iniziano a porsi le domande di senso circa la loro vita.

    È opportuno valorizzare ed armonizzare la pastorale giovanile e vocazionale come occasioni di confronto e riflessione sulle tematiche giovanili e vocazionali. Emerge come elemento importante anche la testimonianza di figure educative credibili che sanno coinvolgere i giovani in dibattiti sulle loro problematiche, le loro attese, i loro desideri. Nelle nostre esperienze scolastiche e parrocchiali, diverse tra di loro, è risultato, comunque, centrale l’incontro con docenti e sacerdoti che hanno saputo far riflettere e coinvolgere con la loro personale testimonianza di vita cristiana, coerente con i valori professati, che ha suscitato la nostra fiducia. C’è tanto bisogno di incontrare testimoni credibili, che ispirino fiducia e diano speranza ai giovani, tante volte disillusi e arresi di fronte alla situazione del momento presente.

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