Questo argomento contiene 1 risposta, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Gruppo Giovani della Parrocchia San Giovanni in Platea in Venafro 6 anni fa.
-
- Autore
- Post
-
27 Ottobre 2018 alle 15:39#1291
Rompere il ghiaccio su “CORPO, AFFETTIVITÀ, SESSUALITÀ”
Grazie per aver “cliccato” su questo laboratorio, e per il desiderio di camminare come gruppo parrocchiale, sulle orme dei Padri sinodali.
Si osserva che, i laboratori, pur avendo stesso titolo e contenuti di altri postati nelle altre stanze laboratoriali, pongono questioni diverse a seconda del contesto.
La cronaca del cammino sinodale
Altro tratto caratteristico del dibattito in Aula del Sinodo, per la sociologa Giaccardi, “è la concretezza della persona: non abbiamo modelli di virtù a cui richiamare i giovani, si parte da ciò che segna l’età giovanile, e cioè in particolare l’affettività e sessualità: non coltivare alcune dimensioni della persona può significare, in alcuni casi, anche arrivare alla perversione”. Compito della Chiesa, dunque, è rispondere al desiderio di “accompagnamento” che emerge dai giovani, puntando “non solo a contenere la sessualità, ma ad aiutarla ad esprimersi nella sua integrità”, superando “il dualismo tra corpo e spirito”.
Fonte: SIR, Sinodo 2018: Giaccardi, “non è ingessato”, giovani chiedono “accompagnamento” su affettività e sessualità, 4 ottobre 2018
A proposito della sessualità, i giovani di lingua inglese chiedono inoltre di chiarire che “i giovani che non condividono la concezione della Chiesa sulla sessualità sono ancora membri della Chiesa”. In uno dei gruppi linguistici italiani, a proposito della vita affettiva e della sessualità, si fa presente che “i giovani hanno bisogno di chi parli loro con limpidezza, profonda umanità ed empatia”, evitando “ogni atteggiamento di giovanilismo e di puritanesimo da parte degli adulti”.
Fonte: SIR, Sinodo 2018: Circoli minori, “scandali” sintomo delle “difficoltà della Chiesa di mettersi in sintonia con i giovani”. Più spazio ad affettività, sessualità e famiglie in crisi, 9 ottobre 2018
La questione
Quale nesso attribuisci ai termini corpo, affettività, sessualità? Pensi che l’amore, parola che richiama spontaneità ed imprevedibilità, debba essere “educato”, “imparato”? Cosa sai degli insegnamenti della Chiesa cattolica circa questi tre termini? In parrocchia si è mai approfondita la questione, specie con una lettura del catechismo della Chiesa cattolica su queste questioni? Se sì, cosa ne pensi di questi insegnamenti? Se dovessi presentare tu l’argomento da dove partiresti?
Osservazione. Si provi, in questo contesto, a non pensare alle questioni sessuali “abusi sessuali” puntando il dito e tacciando gli insegnamenti della Chiesa come falsi moralismi, ma ad aprire un dibattito schietto sulla questione, anzitutto per se stessi.
Strumenti didattici
Il metodo
Si consiglia di far proprio lo spirito dell’invito rivolto da papa Francesco ai Padri in apertura dei lavori sinodali, adattandolo al gruppo: «durante i lavori, in assemblea plenaria e nei gruppi, ogni 5 interventi si osservi un momento di silenzio – circa tre minuti – per permettere ad ognuno di prestare attenzione alle risonanze che le cose ascoltate suscitano nel suo cuore, per andare in profondità e cogliere ciò che colpisce di più».
La risposta
Invitiamo a postare una risposta che tenga conto delle “differenze” di pensiero, con i linguaggi della cultura digitale che riterrete opportuni. Potrete anche suggerire altri contenuti “digitali” per la riflessione: di certo, risulteranno utili agli altri utilizzatori della piattaforma, e permetteranno a generazioni diverse di conoscersi meglio.
-
24 Novembre 2018 alle 12:14#1330
Su queste tematiche ci sentiamo particolarmente coinvolti e interpellati, innanzitutto perché il nostro parroco, don Salvatore Rinaldi, ha tra l’altro una licenza in teologia morale e un dottorato in bioetica e ci ha da sempre trasmesso – con linguaggio adeguato a noi – sia le sue conoscenze sia le sue competenze in questi ambiti, donandoci nel corso degli anni anche numerosi articoli e sussidi l’uno più utile e interessante dell’altro. Citiamo ad esempio Orientamenti di etica sull’amore umano. Adolescenza e giovinezza, Terenzi, Venafro (IS) 1990; Sessualità e persona: una lezione sui presupposti bioetici, Terenzi, Venafro (IS) 1991; Giovani, siate il sale della terra, Terenzi, Venafro (IS) 1999; Coscienza: già e non ancora, Edizioni Eva, Venafro (IS) 2015 e invitiamo a leggere gli articoli della rubrica settimanale “Fede e società” – che esce ogni lunedì sul quotidiano “Primo Piano Molise” – che potete trovare sui siti http://www.sangiovannivenafro.it e http://www.consultorio.is.it . In secondo luogo, nella nostra parrocchia da 11 anni ha sede il Consultorio Familiare di Ispirazione Cristiana “Il Girasole” che opera sul territorio diocesano e anche oltre, il quale è molto sensibile ai settori in questione legati alla sessualità, alla corporeità e all’affettività. Ciò premesso, per rispondere alla questione “Se dovessi presentare tu l’argomento da dove partiresti?” noi per prima cosa presenteremmo il concetto di persona, non di individuo, in quanto persona già indica relazione. E il concetto di persona in quanto relazione non è un concetto che abbiamo inventato noi, ma è un concetto ed è una realtà che ci è stata data da Chi già l’aveva. [ «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza» (Genesi 1,26) ] L’uomo non può creare se stesso. Può a limite “leggere” il suo esserci. Quindi il percepire il concetto di persona possiamo sintetizzarlo così: io di fronte a me ho un altro me stesso [ «Ama il prossimo tuo come te stesso» (Matteo 19,19) ] e non solo ne percepisco l’esteriorità (emozioni, corporeità, genere,…) ma la sua stessa presenza mi porta anche “oltre” (libertà e volontà). Nella relazione mi rendo conto che tutta la persona “va vissuta”, nel creato, custode del creato, un creato che ha un fine e che mi è stato messo a disposizione per esserci. Attraverso il supporto del Consultorio Familiare di Ispirazione Cristiana siamo stati educati, cioè condotti a conoscere la biologia dell’essere umano, l’anatomia. E con scienza e con coscienza a percepire la nostra libertà, volontà e responsabilità sul valore della vita. Esempio: aborto non è interruzione volontaria, aborto è eliminare una persona. Concludiamo invitando alla lettura dell’udienza di Papa Francesco del 21 novembre scorso.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2018/documents/papa-francesco_20181121_udienza-generale.html -
AutorePost
Non sei loggato: puoi solo visionare i laboratori.