Questo argomento contiene 6 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da Liceo Classico Carducci Cassino V A 6 anni, 1 mese fa.
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8 Ottobre 2018 alle 3:30#907
Saper “ASCOLTARE”
Grazie per aver “cliccato” su questo laboratorio, e per il desiderio di mettervi in cammino insieme con la vostra guida, sulle orme dei Padri sinodali.
La cronaca del cammino Sinodale
«Si ha la netta sensazione che questa XV Assemblea ordinaria sia come la richiesta di una duplice e reciproca apertura di credito. Da un lato rivolta a tutta la Chiesa verso i giovani, in quanto portatori di sogni, di visioni, di speranza, in una parola di futuro. E dall’altro ai giovani verso la Chiesa, affinché scommettano «su di essa come madre, come maestra, come casa, come famiglia, capace nonostante le debolezze umane, di annunciare ancora l’intramontabile messaggio di Cristo. Un appello, insomma, a ridurre lo spread di “pregiudizi e stereotipi”».
(Fonte: Avvenire, 4 ottobre 2018, M. Muolo, Tempo d’ascolto e d’«investimento». La Chiesa, i giovani, gli adulti: fiducia e valori)
La questione
Cosa significa “ascoltare”? In quali modi si può “ascoltare”? Sei capace di “ascoltare”? In quali luoghi la Chiesa è chiamata ad “ascoltare”? Ti senti “ascoltato” dal mondo adulto – in particolare dal corpo docenti e dai compagni di classe – e dalla tua comunità parrocchiale?
Contenuti “digitali” di utilità
Audio stream, da “L’arte di ascoltare”, di Plutarco
Video stream da “Chocolat”, Lasse Hallström, 2000
Il metodo
Si consiglia di far proprio lo spirito dell’invito rivolto da papa Francesco ai Padri in apertura dei lavori sinodali, adattandolo al gruppo: «durante i lavori, in assemblea plenaria e nei gruppi, ogni 5 interventi si osservi un momento di silenzio – circa tre minuti – per permettere ad ognuno di prestare attenzione alle risonanze che le cose ascoltate suscitano nel suo cuore, per andare in profondità e cogliere ciò che colpisce di più».
La risposta
Invitiamo a postare una risposta che tenga conto delle “differenze” di pensiero, con i linguaggi della cultura digitale che riterrete opportuni. Potrete anche suggerire altri contenuti “digitali” per la riflessione: di certo, risulteranno utili agli altri utilizzatori della piattaforma, e permetteranno a generazioni diverse di conoscersi meglio.
- Questo argomento è stato modificato 6 anni, 1 mese fa da amministratore.
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9 Ottobre 2018 alle 9:57#959
Ascoltare per noi non significa soltanto sentire ciò che viene detto, ma porre attenzione all’interlocutore e alla persona stessa. Inoltre un metodo di ascolto nella Chiesa è il confessionale dove il parroco può essere considerato, non solo come confessore di peccati, ma sopratutto come guida spirituale.
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10 Ottobre 2018 alle 11:09#993
Ascoltare vuol dire non solo capire ma mettersi anche nei panni della persona che hai davanti per riuscire a non giudicarla per i suoi pensieri e le sue azioni.
Ascoltare vuol dire essere consapevole dei propri pregiudizi che impediscono un ascolto pieno.
“Chi devo ascoltare?” (chi è il mio prossimo?”)
“TUTTI”
#SPREADLOVE #TOGETHERISBETTER
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10 Ottobre 2018 alle 13:14#994
Ascoltare significa non solo prestare attenzione alla persona ma dare importanza ai contenuti di ciò che viene detto e comprenderlo fino in fondo. Solo in un secondo momento bisogna poi formulare una risposta e una soluzione. Bisogna inoltre ascoltare non solo con l’udito ma sopratutto con la vista e il cuore.
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11 Ottobre 2018 alle 12:05#1026
Ascoltare vuol dire mettersi a disposizione di chiunque, intendere mali che affliggono per sostenere e consigliare in modo giusto significa anche mostrare interesse e non non cercare di imporre il proprio pensiero. Ci sono vari modi di ascoltare: attivo o passivo, empaticamente, contestualizzando in un discorso più ampio in cui fanno parte anche le emozioni. Bisogna avere una relazione profonda con questa istituzione religiosa per essere in grado di ascoltarsi. Si può avere una relazione profonda con un’istituzione?
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17 Ottobre 2018 alle 9:45#1126
Diceva Zenone: “La ragione per cui abbiamo due orecchie e una sola bocca, è che dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno.”
Infatti, Ascoltare è una capacità comune a tutti, ma non comune in tutti. A volte a noi giovani viene chiesto di esprimere ciò che pensiamo, ma in realtà le persone che pongono la domanda credono o presumono di conoscere già la risposta.
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17 Ottobre 2018 alle 10:04#1127
Tutti siamo predisposti a sentire, pochi ad ascoltare. “Sentire” è la capacità di percepire distrattamente la realtà, “ascoltare” la capacità di comprenderla; per farlo occorre però liberarsi da schemi mentali “bacchettoni” che ostacolano la possibilità di accogliere la realtà così com’è.
Ascoltare per noi è una scelta, un privilegio, un’arte.
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