La caratteristica fondamentale della fede, che il vescovo Domenico vorrebbe comunicare, è la gioia, e per questo chiede a tutti di fare la propria parte.
Il motto è tratto dalla Seconda lettera di S. Paolo ai Corinti e indica la gioia della vita cristiana, di cui il vescovo è promotore assieme a tutti i fedeli. Il contesto è “non intendiamo essere i padroni della nostra fede, ma collaboratori della vostra gioia” (2Cor 1,24). È scritto in italiano, osando un’eccezione nell’araldica ecclesiastica per risultare comprensibile a tutti.
Alla gioia un cristiano arriva sempre attraverso la croce, una croce gloriosa, raggiata, che sa tanto della resurrezione, e che sta anche nell’Azione Cattolica a cui apparteneva, come presidente parrocchiale, il papà Piero e in cui ha prestato il proprio servizio presbiterale fin dalla prima messa.
L’altra esperienza qualificante la sua vita sacerdotale, è stata l’educazione alla fede dei giovani che araldicamente sono rappresentati dai tre semi, da cui germoglia gradatamente la pianticella della vita. Il colore verde della terra, indica la provenienza della “bassa bresciana”.